Il Sassuolo non si sente mica “appagato”. Un po’ come il Catanzaro “post-Arechi”, del 2023: se si escludono il pari casalingo con il Pescara pochi giorni dopo (tra cene e premi ritirati) e la sconfitta ininfluente di Potenza, all’ultima giornata, i giallorossi hanno fatto razzia di vittorie, Supercoppa inclusa.
E i neroverdi di Fabio Grosso puntano a riscrivere altri record. Un torneo vinto con cinque giornate d’anticipo, fondamentalmente mai in discussione – a parte una partenza a rilento, durata poche settimane – ottantadue punti e ben settantotto gol fatti: numeri da provare addirittura a migliorare e riconsegnare alla storia della Serie B.
C’è un’espressione ricorrente nelle parole pronunciate da mister Grosso, alla vigilia del match contro i giallorossi: “serietà”, disputare “una partita seria”.
Che il Catanzaro sia mosso da maggiori motivazioni è fuor di dubbio. Non per questo gli uomini allenati da colui che è stato (anzi, è) un campione del mondo (anche di umiltà), vorranno lasciare qualcosa per strada: obiettivo sei punti nelle ultime due.
L’ex calciatore della Nazionale, allora, vuole tutti sul pezzo e avverte sulle qualità e la fame del Catanzaro di Caserta: “Verrà a fare la partita, in cerca dei punti che servono per centrare il proprio obiettivo – premette l’allenatore del Sassuolo -. Ci siamo preparati per fare una partita seria, responsabile e cogliere un risultato positivo”.
“Il Catanzaro ha voglia di raggiungere i playoff al termine di una stagione importante – continua -. Nella prima fase del campionato, grazie a quella serie di pareggi e a tante vittorie, ha trovato quella solidità che gli ha permesso di ritagliarsi una posizione di prim’ordine”, dice.
“Ora sta vivendo un momento di difficoltà ma siamo certi di trovare un avversario voglioso di fare risultato – sottolinea l’ex tecnico del Lione -. Noi abbiamo già raggiunto il nostro obiettivo, ma puntiamo a giocare sempre con serietà, dando l’opportunità a chi lo merita e poi goderci la festa“.
Festa, sì, perché ad arricchire la serata del “Mapei – Città del Tricolore” ci sarà il concerto di Nek, dopo la partita, per la cronaca. Assenti annunciati, il forte difensore tedesco Toljan (stagione finita per l’intervento alla spalla programmato), oltre a Thorstvedt, Bonifazi e Mazzitelli.
Fabio Grosso, com’è ovvio che sia, dispone delle carte per poter mantenere alto il livello del suo Sassuolo: “Cambierò quattro o cinque elementi, ma faremo una bella partita pur consapevoli delle difficoltà e delle qualità dell’avversario – osserva –, abbiamo i mezzi per presentarci al nostro livello. Se basterà saremo doppiamente contenti, altrimenti stringeremo la mano all’avversario”.
Sassuolo e Pisa hanno condotto un campionato per conto loro, staccate fin dal principio dal “gruppone” di inseguitrici. Eppure, non sono mancati i detrattori, che intravedevano nei neroverdi la crisi tipica di chi retrocede dalla A e annaspa.
“Ai nastri di partenza tutti ci ponevano lì in alto, poi qualcuno ha pensato di screditarci e sottovalutarci – rivela l’allenatore di origini abruzzesi – ma siamo stati bravi a stabilirci nelle prime posizioni e proseguire su quel percorso. La B da sempre crea pressioni, ti mette alla prova! Basti vedere chi è che, adesso, si trova a giocarsi la permanenza, mentre dovrebbe trovarsi in ben altre posizioni”.
“La differenza di motivazione in campo, tra noi e il Catanzaro, si vedrà – ammette Grosso -. Proveremo a colmare questo divario con una prestazione figlia della serenità – tra virgolette – d’aver raggiunto già l’obiettivo e ciò potrà aiutarci”.