Basket Femminile: parte benissimo la CCB, Pink Bari ko dopo due quarti

Catanzaro Centro Basket

Al PalaGreco si riparte da dove si era lasciato. La Centro Catanzaro Basket trova, infatti, una grande vittoria nella seconda giornata del campionato di serie B femminile fermano la Pink Basket Bari sul punteggio di 92-61.

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La partita si apre con una CCB contratta e imprecisa: Paoletti e Guilavogui mancano le prime conclusioni dalla lunga distanza e Laera trova subito i primi punti per le avversarie. Anche Villanueva prova a scuotere la squadra con una penetrazione, ma la palla non entra e un paio di palloni persi complicano ulteriormente l’avvio.

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A sbloccare la situazione ci pensa proprio la Villanueva, che firma il 3-2 a metà primo quarto. Le ospiti rispondono con Fontana, ma l’ingresso dalla panchina di Adongpiny cambia completamente il ritmo del match: intensità difensiva, recuperi e canestri che riportano le giallorosse avanti. Suo l’assist per Villanueva e la spinta che porta al parziale firmato anche da Rovira e Codispoti. Il primo quarto si chiude con la tripla di Paoletti, che regala il 16-10 e dà fiducia alla squadra di coach Chiarella.

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Il secondo periodo si apre con Paoletti che trova il 18-10, Villanueva subisce fallo e Guilavogui corregge a rimbalzo per il +9. Le ospiti cercano di rimanere agganciate con Pavlovic e Danese, ma le giallorosse rispondono colpo su colpo: Paoletti infila un’altra tripla e Adongpiny si accende dall’arco, centrando due bombe che fanno esplodere il palazzetto. Codispoti aggiunge solidità dalla lunetta e Rovira, quasi sulla sirena, trova il canestro del 42-29 che manda le squadre all’intervallo lungo con la CCB in pieno controllo.

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Il terzo quarto segna la spaccatura definitiva della gara: Paoletti apre con un’altra tripla, poi è Guilavogui a dettare legge con un gioco da tre punti (canestro e fallo subito). Allegro entra in ritmo, segna sia da sotto che da fuori e, con la tripla del 66-40 a fine periodo, sancisce di fatto la parola fine al match.

Nell’ultima frazione, infatti, non c’è più storia: il divario accumulato è troppo ampio e la gara si trasforma in garbage time.

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