Come un toro quando vede rosso. Federico Bonini è l’eroe delle sempre tiratissime gare contro il Brescia, gare dai toni distesi e leggeri sugli spalti per via del gemellaggio tra le due tifoserie, decisamente più battagliere e guardinghe in campo.
L’ha decisa all’andata con una frustata di testa allo scadere, la decide al ritorno in termini e modi analoghi.
Dunque, quattro reti siglate in stagione dal numero 6 del Catanzaro, di cui tre contro le Rondinelle, visto anche il gol del momentaneo 1-2 che aveva dato vita alla rimonta delle Aquile.
Ne parla così in sala stampa, soddisfatto: “È stata la partita che ci aspettavamo, in cui loro avrebbero atteso il momento giusto per ripartire e farci male – dice -, ma noi siamo stati bravi a contenere le loro ripartenze”.
Tre punti fondamentali per un Catanzaro che naviga in piena zona playoff: “Siamo venuti qui con l’obiettivo di vincere, provandoci fino all’ultimo. Siamo stati abili nel riacciuffarla quando il 2-2 sembrava scritto. Siamo stati bravi a crederci fino alla fine!”, ammette orgoglioso Bonini.
Una delle rivelazioni dell’attuale campionato cadetto il difensore classe 2001, tra i più impiegati dal suo allenatore: “Il mister mi fa delle richieste specifiche riguardo la gestione della palla in avanti”, puntualizza.
“Lo scorso anno era diverso per me”, conclude il ragazzo cresciuto nel vivaio del Bologna. “Il gol allo scadere? Un’emozione grandissima, proprio come all’andata, nel nostro stadio. Ma anche stavolta è stato veramente bello”.