“Queste partite spesso vengono condizionate dagli episodi come il rigore parato”, esordisce così mister Fabio Caserta in sala stampa, al termine di Catanzaro-Cesena che permette ai giallorossi di staccare il pass per la semifinale playoff.
“Il nostro errore è stato girar palla molto lentamente, quindi il Cesena si organizzava e non ci dava spazio tra le linee – osserva -. Quelle poche volte lo abbiamo trovato, siamo stati poco incisivi”.
“L’avversario ha fatto una grande partita, un grandissimo campionato, e gliene do merito – ammette il trainer delle Aquile – perché ha fatto una grande partita. Noi dovevamo stare sempre in partita e cercare gli episodi, gli spazi, poiché loro dovevano cercare il vantaggio”. “Molti pensano sia stata una partita non bella. Per me – esclama Caserta – è stata la più bella! Ho visto una squadra che non si è disunita, si è sacrificata e sono felice, perché oltre alla bellezza sul piano tecnico, bado a questo. Avevo detto che beneficiare di due risultati non è proprio positivo”, incalza il tecnico del Catanzaro.
Non mancano gli elogi al match-winner della sfida odierna, Pietro Iemmello: “Siamo stati ingenui a regalare un rigore su un fallo laterale, poi l’inerzia è cambiata. È venuta fuori la qualità, specie dei singoli. Iemmello ha fatto un gol che si vede raramente in queste categorie. Nella sua carriera – sostiene il trainer giallorosso – ha dimostrato di esaltarsi nelle partite chiave, riesce con una giocata a risolverla”.
Sull’analisi del match: “Dopo il vantaggio c’è stata la voglia di non prendere gol, di passare il turno. Ho sostituito Petriccione per scelta tecnica, perché mi serviva gente fresca. Non prendere gol è alla base – afferma Caserta –, avevo detto ai ragazzi che la gara sarebbe stata importantissima sul piano difensivo”.
“La qualità che l’ha decisa oggi? Il cuore che la squadra ha messo in campo – precisa l’allenatore melitese –. Elemento che viene prima della qualità, della tecnica! Potevamo fare sicuramente meglio con e senza palla, ma ripeto è stata una delle più belle dell’anno per la voglia di non prendere gol”.
“Una volta raggiunti i playoff – spiega il tecnico giallorosso – possiamo credere in tutto, sognare un risultato storico. Però, per centrarlo, occorre fare un passo alla volta, il primo è stato fatto, ora ci sarà la semifinale”.
Ultima battuta riguardo il pubblico che anche oggi ha fatto da vero e proprio dodicesimo uomo e che Caserta invoca ulteriormente in vista delle prossime sfide: “Chiedo alla città di stare ancora più vicina alla squadra e credere come ci crede la squadra. Noi ci crediamo! Sognare non costa nulla – evidenzia il trainer dell’US –, fino alla fine lotteremo. Voglio che tutti, città, stampa, società, tifosi, si uniscano nel sognare insieme”, conclude.