Una rondine non fa primavera, ma due vorranno pur dire qualcosa, specie se si son levate in volo tra le nubi, con Brescia e Palermo.
Il Catanzaro si è (ri)appropriato di se stesso, ma le due vittorie consecutive non devono far abbassare la guardia: al massimo rinsaldare consapevolezze, quello sì.
Perciò va bene essere entusiasti, ma è doveroso restare concentrati e non cambiare una virgola nella mentalità e nell’atteggiamento. Parola di Fabio Caserta, che riparte da qui nel proiettarsi alla sfida con lo Spezia, parlando dal Poligiovino.
“Gli ultimi due risultati fanno piacere a tutti, il morale è molto alto e si pensa positivo, ma siamo gli stessi di tre settimane fa – avverte il mister -. Non è cambiato nulla in noi a parte gli ultimi risultati. Non abbiamo fatto niente”.
Saggezza e cautela è ciò che serve, con la giusta dose di fiducia. Ecco, in verità la fiducia nei propri mezzi non era mai mancata. Vincere, però, aiuta: “Abbiamo sempre lavorato bene – puntualizza Caserta, tuttavia -. Non dobbiamo pensare a quanto fatto in queste due settimane ma a domani“.
E domani, al “Ceravolo”, nella giornata dedicata all’amato Massimo Capraro (con le indicazioni diramate dagli Ultras per la realizzazione della coreografia), arriverà uno Spezia lanciato verso altri lidi: “Sta facendo un grandissimo campionato, lotta per la promozione diretta in A, ne conosciamo i punti di forza”, avvisa il tecnico melitese a proposito degli uomini di Luca D’Angelo, noti per subire pochi gol ed essere devastanti sui piazzati (LEGGI QUI).
Il Catanzaro torna da Palermo dove “ha creato tanto e sofferto il giusto” e ha ritrovato Situm e Antonini. Elemento che si aggiunge ai due calciatori recuperati è La Mantia, il quale “ha bisogno di più tempo per come è strutturato fisicamente”.
In ogni caso, Fabio Caserta non ha tenuto conto del trittico Spezia-derby-Salernitana sotto le feste, preferendo fare considerazioni relative unicamente alla gara di domani.
Cullando i “problemi di abbondanza” specie nel pacchetto arretrato e annotando stima e considerazione nei confronti di Pittarello (“credo molto in lui, anche se non abbiamo visto ancora il vero Pittarello”, dice), l’allenatore dell’US pone in evidenza un concetto riverberato in precedenza: questo gruppo può duellare con chiunque.
“Abbiamo dimostrato di potercela giocare a viso aperto con tutte, con l’umiltà che ci contraddistingue da sempre – sostiene con vigore il mister -. Non è pensabile che con due vittorie si siano risolti i nostri problemi, ma grazie all’umiltà possiamo giocarcela nei novanta minuti, senza guardare la classifica. Solo a Cesena è capitato di sbagliare approccio, così come non si è brillato sempre nel gioco, ma ciò dipende dagli avversari”.
“A mio avviso abbiamo sempre creato – aggiunge – tranne in qualche partita. Sicuramente, per quanto produciamo possiamo essere anche più incisivi”.
A affrontare lo Spezia in casa – con la spinta di un pubblico in festa per la coreografia – fungerà da esame di maturità per i giallorossi? Sì, ma solo in parte: “È presto per simili ragionamenti, ma giocare contro una squadra che sta in alto con merito, può farci rendere conto della nostra forza – conclude -. Sarà una giornata particolare e so quanto sia importante per i tifosi e per la Curva, faremo di tutto per regalare la vittoria. Per noi significa tanto”.