Tra luci e ombre iniziali e lo spettro del coronavirus ad aleggiare costantemente sul mondo, la stagione 2020/21 con Antonio Calabro in panchina, verrà comunque ricordata come un’annata tutto sommato positiva.
A parte il dominio della Ternana nel girone C – ciò che avrebbe il Catanzaro due anni dopo – a fare da epilogo, purtroppo, la cocente delusione del playoff perso contro l’Albinoleffe.
La pandemia e le porte chiuse, quindi, delineavano una cornice mesta. In una di quelle giornate, l’occasione si rese inevitabile per gettare nella mischia un ragazzo giovane, fin lì mai adoperato, giunto nella finestra di gennaio, durante la quale arrivò sui Tre Colli anche “un certo” Scognamillo, per intenderci.
Si trattava di Roberto Pierno, classe 2001, giunto dal Lecce a titolo definitivo. Gamba, intelligenza tattica e coraggio, furono il biglietto da visita del diciannovenne terzino destro.
Il ragazzo trovò il gol nel giro di poco. Juve Stabia – Catanzaro, 35^ giornata, gara finita 0-1: prendiamo da quella giornata d’aprile, la cartolina a cui far riferimento.
Minuto 53′ Pierno disegnò una parabola imprendibile, spettacolare, che lo consacrò tra le sorprese e gli elementi indispensabili in quel finale di campionato.