“Si rischia di cadere nel banale tornando in conferenza stampa a ripetere sempre gli stessi concetti”, ironizza Davide Possanzini ai microfoni alla vigilia di Mantova-Catanzaro, recupero della 34^ giornata rinviata per la morte del Pontefice nel giorno di Pasquetta.
Magari il medesimo tenore di dichiarazioni, giocoforza; ma la partita di domani sera, al “Danilo Martelli”, tutto sarà fuorché banale, specie per due squadre che devono muovere un altro passettino, un ultimo sforzo, verso i rispettivi obiettivi.
Playoff acquisiti per il Catanzaro (occorre capire se si giocherà in casa o fuori, nel weekend), salvezza ipotecata – o quasi – per i virgiliani, a cui servirebbe un punto per la certezza.
Una squadra in salute e sorridente ha dipinto l’ex centravanti, che in B ha fatto faville nei primi anni 2000 (levandosi grosse soddisfazioni anche in massima serie): “I ragazzi vogliono vivere una bella serata, a tutti i costi”, premette l’allenatore dei biancorossi, i quali porta tutti in ritiro “per stare insieme”, valutando domani stesso gli eventuali indisponibili.
“Si respira elettricità, sono molto sereno e fiducioso, ma ho il dovere di restare lucido e non cedere alle emozioni”, aggiunge a tal proposito.
“Inciderà sicuramente l’aspetto mentale, ma noi vogliamo vincere senza fare calcoli o affidarci alle coincidenze dagli altri campi, stando incollati al telefono in panchina – osserva -. Questa gara può consegnare un obiettivo che inseguiamo da sempre, dovremo spingere dall’inizio”.
Reduce dalla vittoria casalinga con la Carrarese, il Mantova necessiterebbe di un altro ricamo da aggiungere ai 43 punti finora ottenuti. Stando alle parole del collega, Fabio Caserta, i giallorossi hanno “le giuste motivazioni per chiudere al meglio” (LEGGI QUI).
“Non sono così presuntuoso da ritenere di avere maggiori motivazioni del Catanzaro – ammette Possanzini –, ma le nostre sono altrettanto importanti”.
“Nel corso del tempo ci siamo ‘costruiti’ questo tesoro – conclude -. Dobbiamo custodirlo”.