Serviva la carica, incoraggiare, serviva imprimere ulteriore sicurezza, come quella coperta calda che ti riscalda se sei infreddolito.
Al Catanzaro serviva il calore del popolo giallorosso, chiamato a raccolta su iniziativa degli UC 1973 nei giorni scorsi (LEGGI QUI).
Appuntamento quindi al Poligiovino, in occasione dell’allenamento di rifinitura dei ragazzi di Fabio Caserta – un migliaio i presenti sugli spalti – per fare quadrato intorno alla squadra, proteggerla da illazioni e sostenerla alla vigilia del match contro il Sudtirol.
Beninteso: nessuna situazione delicata o momento di grave difficoltà, ma gli Ultras, così facendo, intendono riverberare un segnale netto e decisivo che vuole spazzar via le voci serpeggiate ultimamente e riguardanti presunte crepe nello spogliatoio. Insinuazione puntualmente smentita dallo stesso tecnico nel post-Bari.
A prescindere da ciò, “abbiamo piena fiducia nell’operato della complessa macchina chiamata US Catanzaro”, scrivevano gli esponenti del tifo organizzato, nella nota diffusa mercoledì, in maniera inequivocabile.
E quanto dimostrato questo pomeriggio, al cospetto di Iemmello e compagni – allineati davanti la gradinata dell’impianto marinaro -, servirà indubbiamente come “vitamina” per affrontare l’impegno contro la formazione altoatesina domani, al “Ceravolo”.
“Siamo qui per chiedervi una vittoria, ve lo chiede tutta la città“: questo, uno dei passaggi più importanti tra le parole rivolte alla squadra, per poi ritrovarsi tutti insieme – calciatori e tifosi – con le mani al cielo: “Noi siamo il Catanzaro!”.