No, non c’è da soffermarsi molto sulla partita: uno 0 a 0 che non necessita di essere commentato approfonditamente in sala stampa, per le sue sfumature tecniche e tattiche, quello maturato al “Danilo Martelli”.
No, in casa Mantova la testa è altrove: è festa grande, giustamente, per un obiettivo centrato con merito.
Al Catanzaro mancava un tassello per blindare il sesto posto (e con sé l’opportunità di giocare il Turno Preliminare playoff al “Ceravolo”); ai virgiliani, invece, un ultimo metro per l’aritmetica salvezza.
Quarantaquattro punti e tanta tanta soddisfazione per Davide Possanzini, portabandiera di un progetto interessante, che ha suscitato elogi da parte di tutti, anche Fabio Caserta a caldo (LEGGI QUI).
E Possanzini si presenta ai microfoni quasi afono, vista la gioia esplosa al triplice fischio: “Sì, è stata una grandissima stagione, nonostante sia stata caratterizzata da alti e bassi. È stato un anno tosto! Bello, emozionante, ma tosto – osserva il mister dei biancorossi -. Il coronamento di un percorso che portiamo avanti da due anni“.
Sorvolando sulla questione rinnovo ed eludendo la domanda di chi lo incalzava a levarsi qualche sassolino all’indirizzo dei detrattori, l’allenatore del Mantova ringrazia il lavoro di staff e gruppo squadra.
E sulla Serie B appena archiviata – per ciò che riguarda la stagione regolare – con verdetti clamorosi, come la retrocessione della Samp, commenta: “La B è da sempre un torneo imprevedibile, ma quest’anno è stata più combattuta – conclude –, basti vedere le squadre retrocesse dalla A che si sono ritrovate in fondo alla classifica”.