La disputa dei playoff, generalmente, coincide con l’inizio di un “campionato a parte”, in cui si custodisce quanto fatto nell’arco della regular season pur mantenendo vivo l’obiettivo di partenza.
Da queste premesse, prende il via la sfida tra Catanzaro e Cesena, due formazioni tra le più esaltanti del campionato – sebbene abbiano conosciuto dei periodi di legittima flessione – che si contenderanno il pass per la semifinale contro lo Spezia.
Alla vigilia, Fabio Caserta suona la carica dal Poligiovino, mentre il ds Polito e il patron Noto salutano i ragazzi prima della rifinitura: “È stata una bella stagione. Disputare i playoff per il secondo anno consecutivo è un segnale importante – esordisce -. D’altro canto, affronteremo un Cesena carico di entusiasmo, partito in sordina essendo neopromosso, ma che ha saputo stupire tutti”.
Entrambe appaiate a quota 53 punti, con la classifica avulsa migliore per le Aquile, giallorossi e bianconeri hanno mostrato valori comparabili nelle trentotto gare disputate: “È vero, giocheremo col fattore campo a favore e con due risultati su tre a disposizione – ammette –, ma questa può rivelarsi un’arma a doppio taglio se non mettiamo massima attenzione in tutti gli aspetti della gara”.
“Il match sarà dispendioso perlopiù dal punto di vista mentale perché passare il turno è l’obiettivo comune – prosegue il tecnico melitese -. Dovremo cercare di essere bravi nel portare gli episodi dalla nostra parte”.
Reduce da quattro punti nelle ultime due trasferte, la compagine di mister Caserta ha visto per un momento “i fantasmi” e il rischio di restare fuori dalle prime otto. Pensieri mandati via dopo la convincente vittoria ottenuta sul campo della capolista: “Il successo contro il Sassuolo ci ha riconsegnato le certezze che avevamo smarrito con gli ultimi risultati negativi. La conferma è avvenuta con la prestazione di Mantova. Ora ci siamo sbloccati a livello mentale – ammette –. Il cuore dei miei giocatori deve superare qualsiasi ostacolo e avversario”.
Prosegue nell’analisi dell’avversario, il trainer delle Aquile, che sottolinea: “Nel corso del campionato abbiamo avuto modo di conoscere ogni formazione, compreso il Cesena. Dal punto di vista tattico ho avuto poco da dire ai ragazzi, ritengo sia la convinzione di poter fare una grande partita a fare la differenza – conclude – Focalizzarsi sull’eventualità di pareggiare potrebbe essere fatale per noi. Dobbiamo avere in testa solo la vittoria, perché a questo punto vogliamo arrivare in fondo, giocando le nostre carte”.
Dunque, l’esperienza dei suoi uomini chiave, su tutti capitan Iemmello, a secco da cinque gare, possono offrire la soluzione vincente per archiviare la pratica Cesena.
D’altronde, lo stesso Caserta dovrà fare i conti con l’infermeria che comporterà scelte quasi obbligate in alcune zone del campo, vista l’assenza dello squalificato Antonini, oltre a Situm e Compagnon. Reintegrato, invece, Pagano, mentre il recuperato D’Alessandro non può certo disporre dei novante minuti.
Si prospetta il pubblico delle grandi occasioni e un “Ceravolo” gremito, verso il sold-out: “Giocare in uno stadio pieno è molto importante per noi e, per gli avversari, è un ulteriore fattore avverso – conclude -. Dobbiamo sfruttare il nostro fattore campo”.