Aquile a Picerno: Vivarini mette in guardia dalle insidie

Vincenzo Vivarini conosce le insidie insite al match che domani il Catanzaro disputerà in casa del Picerno.

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Compagine che vola sulle ali dell’entusiasmo, quella di Emilio Longo, che in mattinata ha invocato ai microfoni “approccio da squadra umile e operaia” (LEGGI QUI). Domani, al “Donato Curcio”, la sensazione è che sarà storia diversa rispetto al 4-0 della prima di campionato. Ed il trainer dell’US non ammette cali di attenzione: “Troveremo una squadra in grande forma, che ha fatto tanti punti nelle ultime cinque partite, con giocatori esperti – annuncia Vivarini -. Dovremo dare del nostro meglio e curare nei minimi dettagli l’approccio, mettendo in conto le difficoltà che troveremo, come il faticare a trovare spazi nella fase di sviluppo”.

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Ma non sarà l’unica avversità. Tra i pericoli, infatti, il doversi confrontare nuovamente su un terreno in sintetico, con un rettangolo leggermente più stretto, dove sarà importante battezzare la sensibilità dei rimbalzi e la velocità della palla. 

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Senza capitan Martinelli squalificato e con Situm ancora ai box, il ritorno di Fazio al centro della difesa (con dislocamento di Brighenti nel ruolo di braccetto destro) concede una certa serenità per la fase di contenimento. Ma il Picerno ha dimostrato di saper cambiare pelle, altrimenti non sarebbe riuscito a tirarsi fuori dalle secche e proiettarsi in una posizione di classifica ragguardevole: “Tatticamente sono passati al 4-2-3-1 ma i principi di gioco restano gli stessi, votati al palleggio ed alla ricerca di superiorità numeriche in determinate zone del campo – evidenzia Vivarini -. A Pescara, ad esempio, hanno vinto meritatamente, concedendo davvero poco con le due linee di difesa strette”.

Nel fare un primo consuntivo di questa metà stagione oramai alle spalle, l’allenatore dell’US Catanzaro rimarca quanto sia stato importante riuscire ad isolarsi mentalmente dagli umori della piazza, senza sporgersi e sbirciare in casa d’altri, a differenza di qualcuno, tra le pretendenti: “Come sempre andiamo avanti per la nostra strada, lasciando perdere ciò che succede intorno a noi. L’entusiasmo è legittimo e ci dà una carica immensa, come l’eccezionale coreografia della curva, domenica scorsa – puntualizza il mister -. Però per coltivare il nostro sogno servono piedi per terra e concentrazione”. Nel fare, inoltre, una sorta di analisi introspettiva su alcuni passaggi della stagione, il timoniere dell’US rivela di provare un po’ di rammarico per i tre pareggi ottenuti finora, soprattutto per quello maturato ad Avellino, nonostante un primo tempo straordinario e per alcuni episodi che hanno inciso sullo 0 a 0 di Foggia.

Poi, con un occhio a quelle che potranno essere le dinamiche di mercato alle quali si inizierà a pensare durante la sosta, Vivarini aggiunge: “Abbiamo fatto un tour de force intenso e questi otto giorni di stacco ci consentiranno di ricaricare le batterie e riacquistare le capacità fisiche e mentali per fare un ritorno simile all’andata, nella volata finale – rivela -. Non serve ritoccare quasi nulla, ma servirà valutare le posizioni di chi gioca di meno“. 

 

 

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