Aquile, arriva la Gelbison: Vivarini suona la carica

Un passo alla volta. La Gelbison domani, il Pescara domenica prossima.

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Prima della sfida d’alta quota dell’Adriatico, si passerà inevitabilmente dall’insidiosa gara contro la neopromossa guidata dall’ex giallorosso De Sanzo.

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E non mancheranno le insidie, appunto, perché la Gelbison Cilento incarna lo spirito della cosiddetta “matricola terribile”: un gruppo che si è solidificato nel tempo (un po’ come il Catanzaro), che gioca con la freschezza di chi non ha niente da perdere e, zitto zitto, si trova appaiato in zona playoff, a quota 19 punti, avendo fatto, ad oggi, della compattezza difensiva un fattore fondamentale. 

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Il taccuino di Vincenzo Vivarini, nella settimana inframezzata dal match di Coppa Italia, ha tenuto conto di queste e altre possibili variabili in vista della partita che si giocherà domani alle 14.30. Una definizione per la Gelbison da parte del tecnico giallorosso? “Una squadra… che è squadra”: “Ha giocatori ‘mentalizzati’ nel lavoro e coordinati tra loro nell’attaccare e nel difendere, ecco perché hanno subito pochissimi gol, appena tre in più di noi”, sostiene il mister nella consueta conferenza stampa della vigilia. “Sanno difendere e creare, quindi servirà grande attenzione e motivazione, perché ci metteranno a dura prova”, continua, conscio di un’altra delle possibili variabili che potranno presentarsi domani: la pioggia, dunque il terreno appesantito, ma stando alle parole del trainer delle Aquile “siamo pronti ad affrontare la partita in modo diverso, a seconda della situazione“.

Al “Ceravolo” verrà una compagine sbarazzina che giocherà senza grosse pressioni mentali; del resto Fabio De Sanzo ha proprio preannunciato che “non ci sarà da avvilirsi in caso di risultato negativo” (LEGGI QUI).”Ogni settimana ci dovremo misurare con squadre che contro di noi faranno la gara della vita”, ribadisce Vivarini il quale, nell’economia delle cose, si sente “piacevolmente” in difficoltà per le indicazioni avute da chi è stato impiegato contro l’Avellino mercoledì, avendo trovato poco spazio in campionato: “Ho sempre dubbi di formazione, tra l’altro la partita di Coppa Italia ha dato dimostrazione del fatto che, coloro che fin qui hanno giocato meno, sono all’altezza della situazione”, dice l’allenatore abruzzese.

A proposito di Coppa, si è di conseguenza reso necessario dosare i carichi di lavoro durante la settimana, a causa dello sforzo dei supplementari, specie in quelli che hanno giocato tutta la partita. E suscita perplessità, il dover affrontare poi il Foggia, per i Quarti, proprio pochi giorni prima del posticipo di campionato, sempre con i satanelli: “Avrei preferito un’altra soluzione, ma è capitato, quindi dovremo essere bravi con le rotazioni e ci faremo trovare pronti, perché teniamo alla competizione”, sostiene il mister chiudendo la parentesi Coppa Italia. 

Chi non sarà del match, a parte Gatti e Rolando, sarà Pietro Cianci. Una carta in meno per il Catanzaro che ha sempre dato un apporto determinante, specie sulle palle alte, ma Vivarini, senza sbottonarsi, lascia intendere altre contromisure che possano sopperire all’assenza del centravanti pugliese. 

Focalizzato esclusivamente sulla partita che inizierà tra poche ore, non vi è spazio per pensare allo scontro diretto di domenica 27, in Vivarini. E questo dev’essere il diktat per tutti, squadra e tifoseria: “L’importante è battere la Gelbison con una prova di alto livello! Altrimenti, potremmo compromettere qualunque altra cosa se non dovessimo vincere domani. Quindi, la nostra massima attenzione è rivolta a questo avversario”.

 

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