Aquile, concentrazione al massimo. D’Agostino da Avellino: “Dobbiamo crederci”

Brighenti Nicolò

Se le condizioni di Martinelli non destano ulteriori preoccupazioni, al netto degli esami svolti ieri (LEGGI QUI), il Catanzaro continua a lavorare in vista della partita che affronterà tra meno di quarantotto ore. Di scena, al “Ceravolo”, un Avellino mosso dal desiderio di venir fuori dalla crisi.

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Si preannuncia un “Ceravolo” da grandi occasioni, come del resto è sempre stato, finora: la vendita dei tagliandi viaggia spedita e tutto lascia presagire che si toccherà il tripudio di presenze, tra paganti e abbonati, con il tutto esaurito in Curva Ovest.

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In occasione della partita, da Palazzo de Nobili l’amministrazione comunale comunica la disponibilità del servizio bus navette con capolinea via Daniele, attivo dalle 15.00 alle 20.00. Ciò  consentirà a coloro che avranno sistemato la propria macchina nel parcheggio Musofalo, di raggiungere lo stadio in maniera agevole. Provvedimento che si rende necessario al fine di facilitare affluenza e deflusso della tifoseria. 

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Quanto al campo, gli uomini di Vivarini hanno lavorato su fondamentali tattici e su quella che, quasi certamente, sarà la disposizione del terzetto difensivo, orfano del capitano contro i biancoverdi. Si profila la terza conferma consecutiva per Lito Fazio, al centro della difesa, con il conseguente dislocamento di Brighenti in qualità di braccetto destro e Scongnamillo a sinistra. Non sarà certo la prima volta in quella zolla di terreno per l’esperto difensore di Bussolengo che, nel suo percorso professionale, aveva già ricoperto la mattonella di destra. Già contro la Turris, ad esempio, Brighenti aveva giocato sul lato opposto, a dimostrazione della sua grande versatilità. 

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In casa Avellino, invece, Giovanni D’Agostino invoca unione tra tifoseria e squadra. In una lunga intervista rilasciata a Tutto C (LEGGI QUI), l’amministratore unico irpino si appella alla piazza per mettere da parte la contestazione figlia di tre sconfitte consecutive e superare insieme questo momento non facile. D’Agostino si fa quindi “mediatore” tra città e società, pur comprendendo il malumore della gente: “Ognuno di noi deve fare un passo indietro rispetto alle proprie posizioni – ha dichiarato -. La situazione non è irreversibile, accantonando le tensioni possiamo spingere la squadra a uscire da questo momento”.

Rinnovando la fiducia in mister Rastelli, il dirigente dell’Avellino si proclama ottimista circa il raggiungimento dell’obiettivo: i playoff, per ottenere i quali, Catanzaro e Foggia, prossimi impegni, valgono come doppio esame di sbarramento. “Ci esprimiamo meglio contro squadre più organizzate e competitive, abbiamo fatto più punti contro formazioni d’alta classifica, oltre alla vittoria col Crotone arrivata neanche un mese fa – ha sottolineato, a riguardo -. Non abbiamo scelta: siamo aggrappati ai playoff e l’obiettivo è raggiungere una posizione che ci consenta di affrontarli nel migliore dei modi”. 

E ha aggiunto: “Può sembrare paradossale, ma è meglio che i problemi escano ora! Il Palermo, ad esempio, l’anno scorso ha vinto i playoff da quinto in classifica”, ha osservato D’Agostino, che attende il rientro di un elemento importante come Dall’Oglio. A proposito di tabella di marcia e notizie dall’infermeria, l’Avellino ritrova Casarini e Trotta, nuovamente in gruppo come Di Gaudio, mentre Aya e proprio Dall’Oglio proseguono nel lavoro differenziato. 

Insomma, consapevoli di quanto il Catanzaro possa essere uno scoglio arduo da aggirare, gli irpini tenteranno di giocare al meglio questa carta, per rilanciare una stagione fin qui altalenante. 

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