“Catanzaro ‘rilassato’? Non ci credo”: parla Zeman

Il fascino di Zdenek Zeman, che lo ha reso celebre agli occhi della stampa nazionale e non solo, non è tanto dovuto al suo credo tattico spregiudicato, ma al modo enigmatico col quale interagisce, con quale (non) si espone. 

Negro Carburanti

Ai microfoni prima della partenza alla volta di Catanzaro, l’allenatore del Pescara – alla sua terza esperienza sulla panchina del Delfino – offre indicazioni sul tipo di gara che si attende, con le proverbiali affermazioni secche e talvolta ironiche.

banner-placanica

E se, come si suol dire, “una parola è poca“, il boemo ha abituato tutti a non più di due!

banner Mordì

Battute a parte, quel che conta, per l’ex tecnico romanista, è ritrovare continuità ed essere “squadra” in vista dei playoff. I cinquantacinque punti finora collezionati, quindi, non consentono al Pescara di abbassare la guardia sulle inseguitrici (su tutte il sorprendente Picerno e il Foggia), poiché il margine di vantaggio è veramente risicato. 

genius

“Abbiamo compiuto un altro passo in avanti”, ha detto Zeman, concentrandosi sul percorso di crescita dei suoi: “Sappiamo di affrontare una grande squadra, che ha ammazzato il campionato fin dall’inizio ma noi proveremo a fare il nostro”, sostiene l’allenatore nato a Praga li quale, proprio ai nostri microfoni lo scorso novembre, aveva dato il Catanzaro favorito per la vittoria (LEGGI QUI)

Ovviamente senza girare le carte sulla probabile formazione, il mister si limita a parlare di “tanta concorrenza per tanti posti”, pur facendo i conti con gli acciacchi di Cancellotti (ancora fuori) ed una condizione non ancora al top del rientrante Pellacani (che pochi giorni fa era intervenuto in vista della partita LEGGI QUI). 

E per Zeman, le Aquile di Vivarini non hanno debolezze: Punti deboli? Questo campionato ha dimostrato di no, a parte l’inciampo di Viterbo – dice -. Riconoscendo le qualità del Catanzaro, dovremo provare a fare la nostra partita”, ammette, consapevole di trovare un “Nicola Ceravolo” infuocato e tutto esaurito.

 

Infine, con una patina di squisita ironia, interpellato circa un eventuale (e plausibile) “allentamento” della tensione dei giallorossi in questa settimana di festa, dopo il trionfo dell’Arechi, il boemo non ha molti dubbi: “Da avversario dovrei augurarmelo, ma non ci credo“. 

 

 

 

P