“Catanzaro rivelazione dell’anno”: Zaffaroni alla vigilia

Leoni feriti, ma non finiti. La Feralpisalò vuole rialzarsi e deve farlo, perché il tempo stringe, il calendario corre e l’ultimo posto in classifica non fa presagire nulla di buono se non si inverte la rotta immediatamente, al di là di quelli che saranno gli avversari d’ora in poi.

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Due turni consecutivi “in casa” (si fa per dire, visto che il “Garili” di Piacenza è stato finora il campo base dei verdeblu) da sfruttare, pur consapevoli delle difficoltà contingenti. E l’amarezza della sconfitta di Bolzano non deve minare le convinzioni dei Leoni del Garda: il Catanzaro – seguito sabato dal grande pubblico, come sempre – rappresenta un banco di prova importante, per testare il proprio livello mentale, non solo tecnico-tattico.

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“Giocare bene non basta, serve far punti. Occorre essere più concreti, con determinazione e cattiveria per aggiungere quel qualcosa che ci manca”: questa la giusta – ma non poteva essere diversa – constatazione di mister Marco Zaffaroni, in vista del match.

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Nel consueto briefing con la stampa della vigilia, l’ex tecnico di Albinoleffe e Cosenza ha sviscerato quelli che sono i limiti da oltrepassare, ponendo in risalto le qualità del Catanzaro e del “metodo Vivarini”: “Lavorando con lo stesso allenatore da più anni hanno fatto percorso eccezionale, stravincendo il campionato scorso, e aggiungendo ogni anno qualcosa di compatibile con gli obiettivi – ammette Zaffaroni -. Quest’anno il Catanzaro è senza dubbio la rivelazione del campionato, per punti e soprattutto per qualità di gioco”, osserva.

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“Sì, si tratta teoricamente di una ‘matricola’, ma ha qualità di palleggio senza forzare le giocate, che la porta ad approfittare del minimo errore – continua -. Dovremo dare tutto, occorre essere caratterialmente forti nell’affrontare una squadra del genere. Servirà in alcuni frangenti anche pazienza, non solo attenzione! Loro magari ci faranno ‘ballare’ un po, cambiando modo di attaccare e difendere anche durante la stessa partita, ma non dovremo viverla con ansia”, annuncia il trainer dei lombardi.

Quattordici punti in graduatoria rappresentano veramente un magro bottino per una squadra che avrebbe voluto vivere il salto di categoria con maggiore serenità – e nel proprio stadio – senza ritrovarsi con l’acqua alla gola dopo poche settimane. Eppure, le buone indicazioni mostrate a ridosso della sosta lasciavano intravedere spiragli d’ottimismo.

Ma non è ancora detta l’ultima parola: “Dobbiamo proseguire su questa strada, perché è quella giusta – rassicura Zaffaroni -. Complessivamente le cose stanno migliorando molto, ma dobbiamo affrettarci ad attuare questi miglioramenti specie in fase di possesso e finalizzazione, perché il campionato non aspetta“. 

 

 

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