Checché se ne dica, il Cosenza deve aver sviluppato una speciale attitudine a venir via da situazioni apparentemente impossibili, compiendo autentiche imprese sportive.
Perlomeno, la storia recente dei silani è fatta di rimonte sulla carta impensabili. E invece, il calcio è bello perché stupisce sempre e i pronostici possono essere sovvertiti. Basti pensare la vittoria dei playoff del 2018, addirittura avendo disputato tutta la trafila, tappa dopo tappa, fino alla finale.
E così, i rossoblu centrano la seconda salvezza ai playout – dopo il ripescaggio dell’estate del 2021 – e pianificano la prossima stagione di Serie B che vedrà il ritorno del tanto atteso derby con i rivali catanzaresi.
Perché Cosenza-Catanzaro, tra botta e risposta e prime “schermaglie” via social è già iniziata, ed è anche questo l’aspetto che mette “pepe” alla sana rivalità sportiva tra due realtà importanti. Tutto bene finché si viaggia sui binari dello sfotto’ e della civiltà: assolutamente da condannare, per i modi e i termini, quello di un esponente politico della città dei Bruzi, che nei giorni scorsi faceva riferimento volgarmente a Iemmello, subito stigmatizzato.
A correre col pensiero verso ciò che sarà, ci ha pensato oggi Eugenio Guarascio, presidente del Cosenza Calcio, il quale ai microfoni di Radio Sportiva, ha colto l’occasione per fare un bilancio del momento dei lupi, condannando innanzitutto i gravi episodi del “Rigamonti” di Brescia e ponendo in evidenza quanto sia stata meritata la salvezza. Anzi, Guarascio sostiene di disporre delle “condizioni per un obiettivo diverso”. Quindi, non la permanenza della cadetteria, passando attraverso fatiche e sofferenze, ma qualcosa di più. Uno step più importante.
Immancabili, dunque, due battute sulle Aquile: “Il derby col Catanzaro? Già ci si pensa. Per certi versi i tifosi tengono più al derby che al campionato – ironizza il presidente del Cosenza -. Il Catanzaro dopo tanti anni è tornato in B e noi siamo qui ad attenderli. Sarà sicuramente un bel derby”.
