“Ho le spalle larghe, tengo alla mia città”: le risposte di Iemmello

Queste sono le partite di Pietro Iemmello.

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“In questi appuntamenti contano i giocatori veri” ha detto mister Vivarini nel post-partita (LEGGI QUI). Ed il giocatore vero ha risposto “presente”. Iemmello c’è, c’è sempre stato, dando una risposta importante anche a quei pochi detrattori, armati di indice e sentenze, come dopo il rigore fallito ad Avellino. Ma non è da questo che si giudica un giocatore, canta De Gregori. 

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L’attaccante catanzarese, in sala stampa, ne approfitta per levarsi qualche sassolino, dopo la vittoria sul Crotone: “Sono contento che oggi tutti ricordino io chi sia – osserva con ironia pungente Pietro -. Ho letto tante cose in settimana, ma queste parole non mi toccano, ho le spalle larghe e so io quanto tenga alla città e alla mia maglia”.

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Entrando nel dettaglio del match, osserva: “Sono contento, ci siamo ripresi dopo un pareggio inaspettato per come è maturato. Questa è una vittoria importantissima contro una diretta concorrente”.

Poi, si apre il cuore di chi ha sangue giallorosso nelle vene: “Ricordo l’ultimo Catanzaro – Crotone che seguii in Curva, diciotto anni fa, quando vincemmo 3-2. Segnare nel derby, ancor più in una partita importante, è un’emozione. Soprattutto segnare il gol che l’ha sbloccata e ha consentito di condurre la gara fino alla fine”. 

Proprio da catanzarese e tifoso giallorosso, Iemmello ha piena facoltà di rivolgere un messaggio alla tifoseria, piuttosto perentorio: “Sì, oggi la cornice di pubblico è stata importante però è anche vero che Catanzaro, negli ultimi anni, solo in occasione dei big match risponde così – sottolinea -. I tifosi ci hanno dato una grossa mano, in alcuni momenti potevano tornare i fantasmi di Avellino ma non è successo. Mi piacerebbe vederli sempre tutti allo stadio anche quando giochiamo con altre squadre, ma non è così. Io vivo la mia città, in certe occasioni vedo gente mai vista allo stadio e da catanzarese mi dà fastidio. Spero che le persone capiscano e ci sia sempre questa voglia di venire allo stadio, non solo nelle grandi partite”.

Inevitabilmente, una battuta sull’episodio del “Partenio“: “I rigori? Si tratta del gioco del calcio. Per fortuna non c’è stato oggi, altrimenti avrei dovuto calciarlo ancora – scherza -. La squadra ha voluto la vittoria, con rabbia”. 

Dunque la disamina tecnica: “Nel primo tempo abbiamo giocato a calcio, interpretando la partita come ci aveva chiesto il mister, facendo ciò che ci aspettavamo di dover fare. Poi loro sono venuti fuori, stavano tornando le scorie di Avellino, ma da grande squadra l’abbiamo portata a casa. Anzi, proprio guardando l’avversario che abbiamo battuto, capiamo molte cose”. Iemmello poi, invita ad avere equilibrio e saggezza: “Ci sono altre squadre, come il Crotone, che inseguono, perché sono attrezzate per fare un campionato come il nostro, ma noi dobbiamo pensare alla nostra strada. Domenica avremo diversi squalificati – dice, proiettandosi alla gara col Monterosi -, sarà una partita difficilissima contro una squadra che ci ha messi in difficoltà lo scorso anno, tra le più dure da affrontare. Bisogna stare sempre col coltello tra i denti”. 

 

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