Il profumo dell’entusiasmo

Mister Vivarini aveva elegantemente glissato sul derby, nell’immediato post-partita di Catanzaro – Potenza, concentrandosi, anzi, solo sulle indicazioni avute dal match di Coppa.

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Nessun accenno particolare da parte del tecnico, se non un fugace e diplomatico “questa partita funge da ‘preparazione’ per la partita di domenica”, limitandosi a definire Catanzaro – Crotone “gara di cartello” (LEGGI QUI). E fin qui, tutti d’accordo: la sfida, domenica al “Ceravolo”, vale la vetta della classifica, è oggettivo. 

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Eppure siamo sicuri del fervore che alberga nell’animo dell’allenatore, della squadra e degli addetti, comune al sentimento dei tifosi catanzaresi, che si preparano ad assieparsi sugli spalti dell’ex Militare. 

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Coreografia ultras Catanzaro

Presi d’assalto prevendite e botteghini, ormai non vi sono altri dubbi (non che ce ne fossero prima di oggi): fra tre giorni sarà tutto esaurito, con undicimila spettatori previsti, settecento dei quali pitagorici.

Ecco, il profumo dell’entusiasmo, già fiutato in questo avvio di stagione, a prescindere dal derby con gli squali, si è propagato in ogni punto del Capoluogo e ciò non può che riempire i cuori di tutti, a parte gli scaramantici. 

La postazione con le bandiere fuori lo stadio, le macchine parcheggiate oltre “la discesa dei pompieri” direzione uscita tangenziale, il panino avvolto nella stagnola, la fila ai tornelli con due ore d’anticipo, gente venuta dalla provincia di Crotone per tifare Catanzaro: queste, molto probabilmente, le scene che si materializzeranno domenica fin dal mattino. 

Perché tra i supporters delle Aquile potranno esserci alcuni lunatici, umorali, scaramantici (profili presenti a tutte le latitudini, nel mondo del pallone), d’altra parte sono stati eloquenti alcuni mugugni (a nostro avviso ingiusti) dopo il 2-2 di Avellino, ma niente potrà mai impedire loro di entusiasmarsi e sognare. E una città intera vuole sognare. 

La squadra, forte della propria esperienza, dovrà essere brava ad isolare la mente da queste sensazioni, pur portandole nello spirito, come energia vitale di cui alimentarsi, concentrandosi unicamente sulle dinamiche di campo. A proposito di campo, oggi pomeriggio, una sgambata in famiglia con la Primavera di Spader, proprio al “Ceravolo”, ha scandito la marcia d’avvicinamento alla gara.

E domani sarà un giorno in meno che ci separerà dalla sfida. La febbre sale. 

 

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