Incredibile a Lecco: Serie D scenario possibile

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Il primo, grande, “terremoto” della Serie B 2023/24

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La storia recente insegna, ormai, che non esistono più estati che non siano calde, roventi, caotiche. E parliamo di tribunali, burocrazia e ricorsi, non di colonnina. 

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Quanto sta avvenendo a Lecco, suscitando l’incredulità di tutto il panorama nazionale, ha qualcosa di paradossale, inedito.

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Ricapitolando, dopo aver festeggiato sul campo la promozione in B (dopo cinquant’anni, attraverso i playoff) il Lecco si ritrova senza stadio: elemento non marginale, dal momento che, in tempi strettissimi, non si trova una soluzione, un’alternativa adeguata. In poche parole la bocciatura della sua domanda di iscrizione appare inevitabile. 

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In tre giorni, i manzoniani passano dalla gioia al dramma.

L’incartamento necessario, è stato impacchettato in tutta fretta, dato che la promozione è giunta soltanto il 18 giugno. Ma non era stata riempita, sui documenti, una casella essenziale: lo stadio alternativo presso il quale disputare le partite interne. Inutile dire che il “Rigamonti – Ceppi” non dispone dei criteri adeguati (soprattutto per illuminazione e tornelli, oltre a capienza e servizi di altra natura); così, in extremis, si era vagliata l’ipotesi di farsi ospitare da Monza, Brescia, Novara o Vercelli, provando anche Padova, in ultima analisi. 

Nulla da fare, in poche ore è stato impossibile reperire la documentazione per indicare lo stadio “Euganeo” (che i tifosi catanzaresi ricordano bene), oltre ai passaggi imprescindibili da fare in Prefettura. 

Ecco, lo sconcertante epilogo che si sta profilando: l’iscrizione non può essere accettata

Finisce qui? Nemmeno per sogno. Come se non bastasse, il Lecco non ha neanche presentato domanda per la Serie C.

Quale la soluzione estrema, allora? I legali pare stiano lavorando per impugnare l’inizio posticipato dei playoff, di dieci giorni. Tuttavia, la perentorietà del termine di scadenza è inderogabile e ineccepibile: venisse mai accolta la richiesta degli avvocati, di conseguenza i club interessati alla riammissione, avrebbero tutto il diritto di fare ricorso, a loro volta. Si scatenerebbe un pandemonio di ricorsi, senza precedente.

Per scongiurare disperatamente lo scenario peggiore, ossia la Serie D, il Lecco dovrà sperare sulla Serie B a ventuno squadre, o sulla C a sessantuno.

Manzoni stesso (anzi, Leopardi), non avrebbe potuto scrivere “trama” più forte intricata. 

 
 
 
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