Juve Stabia, “Vogliamo giocarcela”: Colucci suona la carica

Colucci Juve Stabia

La Juve Stabia verrà per giocarsela. E non lo diciamo noi, ma lo annuncia l’allenatore, Leonardo Colucci. 

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Parlando ai microfoni prima della partenza per Catanzaro, il tecnico stabiese pone l’attenzione su un’affermazione, in particolare: “Solitamente, quando si gioca contro una squadra forte si dice che ‘le motivazioni vengono da sé’, ma secondo me non è così. Le motivazioni devono essere intrinseche, contro qualsiasi avversario occorre andare a duemila all’ora. Questa si chiama ‘mentalità’, senza preparare la partita in base a chi ci sia davanti”. L’ex centrocampista di Verona e Bologna, quindi, suona la carica, anche per scuotere l’ambiente, addensato da qualche mugugno dopo il pari casalingo col Foggia: Sulla carta è una partita proibitiva, ma dobbiamo giocarla. Sarà tosta, dobbiamo mettere quel qualcosa in più per vincere i duelli. Spero che i ragazzi tramutino in determinazione e ferocia la testa bassa per la delusione dopo la partita con il Foggia”.

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Un risultato positivo potrebbe quindi dare slancio alle vespe, ma per riuscire nell’obiettivo, stando alle parole di mister Colucci, conta relativamente parlare di tattica o qualità tecniche: “Una dote difficile da trasferire nei calciatori è il carattere, la cattiveria agonistica, qualità non allenabili”, dice il trainer della Juve Stabia, il quale, per sua attitudine, punta molto a ricercare l’anticipo, la rottura delle linee avversarie, la palla rubata nel contrasto.

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Come fronteggiare il Catanzaro di Vivarini, con interpreti abili ad incunearsi nelle linee? “A me piace attaccare l’avversario in avanti, ma dobbiamo essere bravi nella linea d’anticipo, uomo contro uomo e a campo aperto, nei quaranta-cinquanta metri”, conclude Colucci.

 

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