Longo da Como: “Crescere per stare nei piani alti”. E Scognamillo entra in diffida

“Il mio input è quello di dare intensità fin dal primo minuto”. In funzione di questa caratteristica (prerogativa comune al Catanzaro), Moreno Longo aveva di che rammaricarsi dopo la sconfitta di Parma. Nel post-partita del “Tardini” il tecnico del Como sottolineava questo dato, evidentemente venuto meno nelle ultime uscite, che hanno visto la squadra lombarda soccombere in prima battuta, per poi svegliarsi e inseguire, ma senza successo.

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Un mese di ottobre piuttosto difficile per il Como, che sabato ospiterà l’US in un “Giuseppe Sinigaglia” eccezionalmente giallorosso, per la quasi totalità. I giallorossi viaggiano sulle ali dell’entusiasmo, ma non per questo distratti o annebbiati dal secondo posto in classifica; per i lariani, invece, il pareggio colto a Bari, la sconfitta casalinga con la Cremonese prima della sosta e l’altro ko, sul campo del Parma capolista, delineano il percorso balbettante, dopo un settembre costellato da vittorie.

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Quattordici punti in condominio con il Cosenza, al sesto posto, ma occorre una scossa, in linea con le aspettative di una piazza che ha fame di grande calcio. “Le nostre ambizioni? Continuare a crescere per stare nei piani alti della classifica, ma dobbiamo fare uno step di consapevolezza. Per stare in certe posizioni bisogna saperci vivere”, ammetteva mister Longo, il quale dovrà operare un intervento di tipo “psicologico” più che “tattico”, per far ritrovare la trebisonda ai suoi e rincorrere l’obiettivo playoff. Cliente scomodo, allora, il Catanzaro.

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In casa giallorossa, dunque, si riprende a sudare al Poligiovino in vista della trasferta in riva al lago: da monitorare la condizione di Krajnc per il quale questa dovrebbe essere la settimana del rientro effettivo in gruppo. Le prestazioni di Veroli su quella mattonella del campo, tuttavia, consentono di dormire sonni tranquilli, visto il rendimento dell’ex Primavera del Cagliari.

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In più, risposte edificanti sono giunte da tutti coloro che sono subentrati a gara in corso, contro la Feralpisalò, ma questa oramai rappresenta una costante del modus operandi del tecnico abruzzese.

Dando uno sguardo alle delibere del Giudice Sportivo, terzo giallo per mister Vivarini e quarta ammonizione per Scognamillo, che entra in diffida.

 

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