Non cambia nulla, tutto scorre – Il Corsivo

Esultanza Catanzaro contro l'Andria

Per la “legge dei grandi numeri” o per il corso naturale delle cose, fate voi. Ma doveva pur succedere, prima o poi: il Catanzaro perde la prima in campionato. Ma non cambia nulla, tutto scorre

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Palare di “incidente di percorso” non darebbe la giusta cifra al fatto: incidente, talvolta, corrisponde a passo indietro, a regressione, a involuzione, nel gioco e nell’atteggiamento. Questo, tuttavia, non è avvenuto. Sarebbe stato preoccupante se la sconfitta di Viterbo fosse stata figlia di una “non prestazione”, di problemi emersi e messi a nudo. Non è successo niente di tutto ciò. 

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La squadra ha giocato, il Catanzaro ha fatto il Catanzaro, fraseggiando, portando almeno sei uomini nell’area avversaria in ogni sortita, creando molto pur non concretizzando. Ecco, a parte il gol concesso nell’unico episodio (per di più da calcio piazzato) se proprio ci si vuole soffermare su una pecca, potremmo rifarci all’imprecisione sotto porta: la palla sciupata da Biasci, nella ripresa, ad esempio, pareggia quella clamorosamente ciccata da Curcio a Messina. 

Ma badando alla prestazione, non c’è nulla da rimproverarsi, come lo stesso Vivarini dichiarava nella sala stampa del “Rocchi” (LEGGI QUI). Avessimo visto un Catanzaro frenetico, sconclusionato, poco lucido, allora sarebbe risuonato come ipotetico campanello d’allarme (e qualora fosse capitato, sarebbe stato anche legittimo a dirla tutta), invece si è trattata della tipica “giornata no”, nella quale chiunque può incappare, indipendentemente dall’avversario, modesto o di pari livello. Stesso campo sul quale – per la cronaca – di recente è caduto anche il Monopoli, avversario dell’US al “Ceravolo”, domenica alle 14.30.

 

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E mentre mister Zauli neo-tecnico del Crotone, in sede di presentazione, parlava di “miracolo sportivo” (LEGGI QUI), a Monopoli lavorano con la consapevolezza della proprie qualità e di quanto sia importante porsi, sul campo della capolista, con umiltà e propensione al sacrificio (questo, quanto dichiarato ieri dal portiere Vettorel LEGGI QUI). Tornare alla vittoria, riprendere la marcia, per il Catanzaro è da intendere come fosse una prescrizione medica, sebbene i ragazzi di Vivarini non abbiano bisogno di suggerimenti o input esterni nel proprio percorso. In poche battute, il Catanzaro deve fare ciò che sa fare e per cui ha suscitato lo scalpore di tutta Italia, tra media e addetti ai lavori. 

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A costituire un inghippo, in questo percorso, però, un imprevisto non calcolato, sulla cui entità servirà attendere il weekend: si è fermato Scognamillo

Durante la consueta sgambata sul pallone con la formazione Primavera, che inframezza la settimana (per la cronaca sono quattro i gol realizzati dai giallorossi nel test-match, con la doppietta di Biasci, poi Vandeputte e Sounas), il forte difensore giallorosso ha alzato bandiera bianca in seguito ad un problema al ginocchio, che lo ha costretto ad abbandonare l’allenamento. A questo punto non è da scartare l’ipotesi di trovare Gatti, titolare al suo posto, in qualità di braccetto di sinistra nel trio arretrato, contro il Monopoli. Ma siamo pur sempre, ancora, nel campo delle ipotesi. Intanto possiamo riprendere la marcia, sereni. 

 

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