“Rabbia, cervello e sangue freddo. Conta il risultato”: parla Vivarini

“Non abbiam bisogno di parole”, canta Ron, in un suo brano divenuto celebre. E, parafrasando la canzone, effettivamente non occorrono altre parole. Non servono parole per spiegare lo stato d’animo e l’adrenalina in corpo, prima del derby, per un catanzarese. Di questo Vincenzo Vivarini – che parole non ama farne tante, per l’appunto – ne è pienamente consapevole.

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“Presentare” Catanzaro – Cosenza risulta quasi superfluo, buffo: troppe le sensazioni che aleggiano sulla sfida. “La partita” per antonomasia, come hanno voluto rimarcare gli Ultras presenti alla rifinitura ad incitare la squadra, questa mattina (LEGGI QUI). “Una partita che si prepara da sé” sosteneva Fabio Caserta, da par suo, ai microfoni prima di partire per il Capoluogo, avendo anche modo di spendersi in elogi nei riguardi dell’US e del collega Vivarini (LEGGI QUI). Allora, cos’altro aggiungere? Nulla, le lancette corrono velocemente e tra poche ore, ormai, Aquile e Lupi si troveranno in campo, con un “Nicola Ceravolo” stracolmo a fare da cornice.

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Recuperati gli acciaccati (su tutti Verna), la partita perderà quello che sarebbe stato uno dei protagonisti, vista l’esperienza, da ex: Mario Situm alza bandiera bianca, il problema al polpaccio lo costringerà fuori, con la speranza di riaverlo per Palermo.

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“Concentrazione, sangue freddo, cervello a posto e disponibilità al sacrificio”, questi gli elementi che Vivarini sottolinea con la matita rossa, prendendo spunto dalla partita giocata da Sinner in Coppa Davis. Nel suo ponte linguistico tra il calcio e il tennis, il tecnico di Ari trae indicazione per porre sotto la lente ciò che occorrerà contro il Cosenza.

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“Sono state due settimane di lavoro proiettato ad una partita molto sentita da parte di tutti, così ci siamo concentrati su alcuni concetti che avevamo tralasciato, ‘ritoccando’ le mancanze palesate nelle ultime uscite, sostiene l’allenatore dell’US, il quale ritrova Ghion, Donnarumma e Verna, ma puntualizza che è opportuno che “vada in campo chi è al meglio della condizione, perché servirà spingere ed evitare di sprecare sostituzioni”.

“Equilibrio mentale nell’affrontare le difficoltà” chiede Vivarini, per il quale è prioritario (ora come non mai) tornare alla vittoria, sebbene arriverà un avversario che “conosce la categoria e dispone di giocatori di grande spessore, come le altre squadre del campionato”.

Inevitabile, quindi, rivolgersi direttamente ai tifosi, dopo la splendida fotografia lasciata dal “Sinopoli” di Soverato, questa mattina:I nostri tifosi hanno dimostrato di essere i migliori, negli anni, per correttezza, passione, sportività – dice -, quindi spero diano ancora prova di lealtà, che sia da spot per la Calabria intera“. 

Parola al campo, per quello che sarà un match “totalmente diverso dagli ultimi, per pathos”, a suo dire: “Abbiamo dimostrato di essere all’altezza di questo campionato – osserva il mister -. Dopo queste sconfitte ci siamo parlati a lungo e siamo giunti alla conclusione che domani conterà solo il risultato, avere la forza di andare oltre le problematiche che stiamo vivendo, seppur si sia trattato di tre sconfitte immeritate. Ecco, siamo anche in credito con la fortuna, auspichiamo gli episodi siano dalla nostra”.

“Servirà una risposta sotto l’aspetto dell’efficacia, in fase difensiva e di finalizzazione – conclude Vivarini – è la partita giusta per dimostrare rabbia, sangue freddo e concentrazione, elementi indispensabili in questa categoria. Questa partita potrà darci un risvolto in funzione del campionato, con tutto un girone davanti”.

 

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