“Ripartire dall’entusiasmo creato”: Magalini indica la via

Il crepuscolo, il mare, la spiaggia e i colori giallorossi, rappresentati da Giuseppe Magalini.

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Il direttore sportivo dell’US Catanzaro si è esposto attraverso i microfoni della trasmissione Studio Giallorosso (CLICCA QUI) per fare il punto della situazione, tra mercato, nuove prospettive, sensazioni personali e, inoltre, qualche aneddoto di una stagione strabiliante, raccontato non senza commozione. 

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Focalizzando l’attenzione sulla qualità dei primi due innesti – Veroli e Pompetti – Magalini ha voluto ribadire un concetto: il Catanzaro è a tutti gli effetti una neopromossa in Serie B e, in quanto tale, non dispone dell’appeal di club che punteranno al vertice del campionato e per questo non baderanno a spese. Ma è abbastanza logico che sia così. 

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Va da sè, allora, che le ipotesi abbozzate nell’ultimo mese, corrispondenti ai nomi di Rafia, Marin o lo stesso Bianco, allo stato attuale non sembrano operazioni fattibili, poiché si tratta di calciatori attenzionati da un ampio ventaglio di pretendenti, verso i quali il Catanzaro non può reggere il confronto. Tuttavia – ripetiamo – è legittimo, è normale. Non è prioritario accalcarsi e mettersi in fila per calciatori che, tutt’al più, ambiscono a piazze di A o che lotteranno per la promozione.

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Foresti, Noto e Magalini

L’US finora si è comportato bene, innestando due profili interessanti ed è più che altro intenzionato a chiudere l’affare Ghion, reso comunque tortuoso dall’azione di disturbo da parte di una folta concorrenza – su tutti il Pisa – che segue il centrocampista di proprietà del Sassuolo. Ciononostante, il direttore si dice fiducioso circa la chiusura della trattativa, confidando nella voglia di restare sui Tre Colli di colui che è stato cardine del centrocampo di Vivarini. 

Proclamandosi possibilista, inoltre, sugli arrivi di Manzari e Oliveri e sul rinnovo di Iemmello, Magalini rimarca a chiare lettere un passaggio chiave del mercato giallorosso: Martinelli è il capitano del Catanzaro, fine della storia. In tal senso, staremo a vedere, aggiungiamo noi. 

La linea guida tracciata dalla società – col placet del mister – è imperniata sul ringiovanimento (e conseguente miglioramento) dell’organico, puntando ad un mix tra giovani talentuosi e uomini con la “scorza” che conoscono la categoria. Su questo, Magalini è perentorio: non smantellare, ma mantenere l’entusiasmo creato, ripartire dall’alchimia tra componenti quali squadra, città e tifoseria che si è rivelata determinante per il raggiungimento dell’obiettivo, nella stagione appena passata. 

Importante sarà mantenere un sano equilibrio, non fare voli pindarici e, possibilmente, presentarsi con due o tre volti nuovi entro la partenza per il ritiro di Cascia, del prossimo 15 luglio. 

 

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