“Uno stadio così, non è da tutti”: la gioia di Vivarini

Il Vincenzo Vivarini di sempre: nonostante una strepitosa vittoria che renderà indimenticabile questo esordio in B, dopo poco meno di un ventennio, al “Nicola Ceravolo”, il tecnico del Catanzaro non abbandona il suo stile, la sua eleganza e la sua pacatezza.

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Mai una dichiarazione sopra le righe, mai entusiasmarsi oltremodo. Il 3-0 dei giallorossi sullo Spezia, tra le squadre sulla carta candidate a fare un campionato da vertice, non altera i toni dell’allenatore, sempre con i piedi per terra e concentrato su un obiettivo, nell’immediato: avere il miglior Catanzaro nel minor tempo possibile.

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Ai microfoni, il trainer dell’US comincia con l’analizzare il primo tempo, chiuso sullo 0 a 0, grazie soprattutto al prodigio di Fulignati, che ha neutralizzato un calcio di rigore: “Lo Spezia, da grande squadra, è riuscito nelle aggressioni come sapevamo. Noi abbiamo avuto difficoltà a causa del vento che concedeva all’avversario la possibilità di guadagnare campo facilmente – osserva -. Ad esempio, il rigore è frutto di una palla che ha superato la linea difensiva proprio grazie al vento. Ma abbiamo mantenuto compattezza cercando di ripartire con combinazioni giuste, disimpegnandoci bene. Nel secondo tempo, quindi, abbiamo preso in mano la partita e sono venute fuori le individualità di questa squadra che, anche in questa categoria, si stanno facendo rispettare”.

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Tra le individualità, menzione speciale per Scognamillo, autentico portento nel dirigere la difesa (“è l’anima di questa squadra”, sorride il mister), sebbene Vivarini preferisca complimentarsi con tutti indistintamente.

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Elogiando comunque lo Spezia del collega Alvini (che, poco prima, non ha potuto far altro che evidenziare i meriti del Catanzaro e i demeriti dei suoi LEGGI QUI), il mister esalta, più di ogni altra cosa, il calore del “Ceravolo”, tutto esaurito: “Avere uno stadio così pieno, in B, non è da tuttisottolinea -. In casa nostra i giocatori si sentono forti e accompagnati dal pubblico (a Lecce abbiamo avvertito l’assenza) tirano fuori il meglio di loro”, rivela.

“Speriamo di mantenere questo entusiasmo fino alla fine, per fare qualcosa di bello, per la gioia di tutti”, conclude Vivarini.

 

 

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