Aggressione sul portatore e fase di possesso: giallorossi al lavoro

Alle ore 17.00 i giallorossi si sono ritrovati agli ordini di mister Vivarini. Il Catanzaro prosegue nella marcia d’avvicinamento verso la gara col Parma, intervallata dal turno di riposo di questo weekend, per gli impegni delle nazionali.

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Solita abbondanza di pubblico presente sugli spalti del Poligiovino, ad assistere al lavoro del tecnico abruzzese, il quale non ha risparmiato le sue Aquile da carichi intensi ed esercizi basati perlopiù su spinta e possesso palla.

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Sullo sfondo, Ambrosino che, reduce dal precedente infortunio e sulla via del recupero, svolge integralmente lavoro personalizzato.

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Non ha preso parte, tra l’altro, alla consueta partitella di fine allenamento, Ghion: la sgambata a ranghi misti, per la cronaca, finisce 3-2 per gli uomini in casacca “rossa”, sui “verdi”.

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Squadre simmetricamente suddivise, così come i due gruppi di lavoro su cui l’attività odierna si è maggiormente concentrata. Gruppi che, a fasi alterne, venivano impiegati dallo staff tecnico nell’esecuzione di lavoro di natura atletica, mentre la seconda razione, richiamava uno dei “must” del “Vivarinismo”: aggressione e possesso palla.

Fondamentale il recupero palla richiesto dallo stesso Vivarini e dal suo secondo Andrea Milani che sollecitavano ogni membro del gruppo ad aumentare l’intensità ad ogni tocco di palla.

Piccola curiosità: il “portierino” (definito così perché promosso dalla Primavera) Vincenzo Grimaldi impiegato come calciatore di movimento nella prima frazione della partitella stessa.

Tra le note da sottolineare, l’assenza di Luca D’Andrea, impegnato con l’Under 20 azzurra e Dimo Krastev, chiamato dalla nazionale maggiore bulgara per le partite di qualificazione all’Europeo contro Uzbekistan e Montenegro.

A parte, dunque, Welbeck e Bombagi, in cerca di una collocazione, oltre ad Alessio Curcio ai saluti: definito il passaggio alla Casertana, con la formula del prestito (LEGGI QUI).

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