“Andiamo in ritiro, siamo in difficoltà”: parla Caserta

Caserta

“Brutto primo tempo, meglio la ripresa ma non possiamo concedere troppo agli avversari. Siamo in un momento di difficoltà e per questo motivo abbiamo deciso, tutti insieme, con la società e con i ragazzi, che andremo in ritiro, annuncia con tono perentorio mister Caserta, tecnico del Catanzaro, a fine gara del “Menti” terminata 2-0 in favore della Juve Stabia.

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“Facciamo i complimenti alla Juve Stabia, -continua- che ha meritato la vittoria, ma il nostro approccio è stato negativo. Purtroppo l’errore che commettiamo è aspettare sempre di ricevere lo schiaffo prima di reagire”.

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Sulle scelte iniziali: “Petriccione ha avuto un virus intestinale, come Compagnon, e quindi ho dovuto fare di necessità virtù. Coulibaly non giocava da tanto – sostiene il tecnico melitese – e non è stato messo nelle condizioni giuste per far bene. Ilie aveva giocato ottanta minuti la gara precedente quindi volevo risparmiarlo”.

Riguardo al percorso della squadra: “Sarebbe un peccato vanificare il percorso fatto. A parte la salvezza, che abbiamo raggiunto, vogliamo cercare di raggiungere i playoff – osserva – e ancora possiamo farcela. Dai momenti negativi si esce con il silenzio e il lavoro. Ora ci prendiamo gli insulti”, continua mister Caserta.

“Il ritiro potrebbe essere importante per farci recuperare energie fisiche e mentali. Nello spogliatoio ho visto la squadra male soprattutto dal punto di vista mentale. Ho sentito troppe chiacchiere – incalza –dall’esterno su questa squadra e non è giusto. Questa squadra fa sacrifici, come i nostri tifosi e la società”.

“Io non dimentico le difficoltà – dichiara Caserta – che abbiamo avuto ad inizio stagione. Chiedo a tutti di remare verso la stessa direzione”.

“I miei ragazzi hanno bisogno di questo affetto e, se siamo settimi, è perché tutti abbiamo fatto il nostro”, chiarisce l’allenatore giallorosso.

Infine, un passaggio sulla sua esperienza a Castellammare: “Qui ho sempre ricordi positivi – ammette – e la retrocessione non cancella le emozioni positive vissute e ringrazio il popolo stabiese per l’accoglienza”, conclude.