Partiamo a ritroso, anzi, al “contrario”: Ciro Polito resterà il direttore sportivo del Catanzaro Calcio. Fin qui, nulla di nuovo, nessuna “notizia”. O quasi.
Già, perché nel calcio moderno, guai a dare qualcosa per scontato, specie strette di mano o contratti. Naufragano i matrimoni dopo quarant’anni, figuriamoci accordi biennali per l’euro in più o l’euro in meno oppure – per carità – per proposte più allettanti. Non c’è granché da stupirsi.
Assodata la prosecuzione del rapporto lavorativo tra l’US ed il direttore campano, il fatto del giorno è un altro: Fabio Caserta si ferma, fa un passo indietro. Insomma, l’allenatore non sarà più al timone delle Aquile. E anche in questo caso, visti i tempi che corrono, poco di cui meravigliarsi.
Non vi è nessun “urlo di Munch” come reazione bensì un più consapevole “era prevedibile”, poiché rientrava nel novero delle possibilità. Ed è avvenuto. Dopo una stagione – partita tra alti e bassi ma culminata con un ottimo sesto posto ed un’altra semifinale playoff – le strade tra il trainer melitese ed il Catanzaro si dividono.
Insomma, sarà un’altra estate calda, ventosa, come sempre del resto. L’auspicio, stavolta, è che il passaggio di consegne avvenga in tempi celeri e non ci si risolva come lo scorso anno, dopo il maremoto suscitato dall’addio congiunto di Vivarini-Magalini-Foresti che ha sconquassato l’ambiente e generato una rivoluzione tecnica e nei quadri dirigenziali.
Venendo alla stretta attualità, le parti si sono incontrate oggi “in camera caritatis” per discutere della faccenda adeguamento, proposta avanzata nelle scorse ore dal sodalizio di via Gioacchino da Fiore.
Caserta, però, pare abbia ringraziato ma rifiutato: ciò, dunque, innesca l’avvio della nuova ricerca dell’allenatore. Un film già visto – sebbene, ripetiamo, quello dello scorso anno abbia avuto connotazioni quasi “thriller” – vista le dinamiche che hanno caratterizzato la vicenda Vivarini.
Priorità, ora, pescare tra i nomi in agenda e fare tutto nel minor tempo possibile, onde evitare quanto avvenuto nell’estate ’24. Ma tutto dipenderà da questo vento d’estate, che non sorprende neanche più.
