Vivarini a caldo: “Siamo contenti, ma pensiamo al presente”

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Pensare solo al presente, non al futuro, né al passato“: nonostante un 1-4 in trasferta possa indurre, legittimamente, chiunque a “rilassarsi” un attimo, mister Vincenzo Vivarini non conosce altro se non la totale dedizione alla causa che lo vede al timone da un anno e mezzo.

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Il suo Catanzaro miete oggi un’altra vittima, spadroneggiando al “Romeo Menti” di Castellammare, nonostante – al di là del risultato – la Juve Stabia abbia comunque fatto vedere delle cose positive, intanto accettando il duello. Ma questo Catanzaro è troppo forte, è “fuori quota” della Serie C e, nello scontro aperto, impone la sua legge. E sono gol a grappoli. 

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Ai microfoni Vivarini offre la sua analisi, con pacatezza, garbo e lucidità, come sempre: “Tenevamo tanto a questa partita, specialmente tornare a fare risultato fuori casa – dice il mister – consapevoli dell’importanza di una gara interpretata nel modo giusto, quindi faccio i complimenti ai giocatori per aver dato il massimo, affrontando la gara con lo spirito giusto e aggressività. Non a caso i gol sono nati da palle riconquistate”.

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Esatto: il Catanzaro si è dimostrato affamato e imprendibile nelle azioni di rimessa, fin dalle prime battute, costringendo gli uomini di Sandro Pochesci (per il quale la panchina si fa sempre più traballante) a rivedere i propri piani, pur provando a creare pericoli.

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Oggi, tuttavia, l’US ha trovato nel terreno sintetico – contesto notoriamente ostico – un utile “amico”, specie nel fraseggio: “Il sintetico ha evidenziato la nostra qualità, perché abbiamo offerto delle giocate che, su un altro tipo di campo, avremmo fatto fatica a proporre, arrivando in porta con determinazione, mentre a Messina e Viterbo siamo stati penalizzati sotto tanti aspetti. Oggi è andata come doveva andare”.

E mentre il Crotone si allontana ulteriormente, il diktat in casa Catanzaro non cambia, parola di Vivarini: “Dobbiamo dare il massimo di partita in partita, in questo momento della stagione – aggiunge -. Mi complimento con la Juve Stabia, perché ha giocato con coraggio, determinazione, venendo a prenderci, ma contro una squadra come la nostra, che riesce a superare le pressioni, si è fatta dura. Però hanno il merito di aver lavorato lo stesso anche sotto il 3-0″.

Rassicurando circa le condizioni di Situm, affaticato, menzione doverosa per chi subentra dalla panchina: “Il gol sarebbe il giusto premio per compensare il fatto di non partire dall’inizio – osserva il mister -. Chi sta in panchina meriterebbe di giocare titolare a prescindere”. 

Infine, abbassare la guardia è vietato: “Ogni partita, per noi, è la partita della vita. In un progetto come il nostro conta sempre il presente, non il futuro o il passato – ribadisce il trainer del Catanzaro -. La partita più importante è quella da affrontare”. Si rientra in casa con tre punti in più che rafforzano il primato – visto il margine incrementato, con chi insegue – e portano a vedere l’obiettivo sempre più vicino. 

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