Vivarini alla vigilia: “Pensare che Lecce sia il nostro campo”

Non dev’essere stato facile affrontare una settimana di lavoro isolandosi con la mente dal caos dovuto alla vicenda stadio, senza assorbirne le scorie.

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Eppure Vincenzo Vivarini ha preparato la gara con la Ternana secondo prassi, come consuetudine impone: asticella della concentrazione alta, applicazione e soprattutto facendo tesoro di quanto emerso a Cremona. Ad ogni modo, il Catanzaro inizia a “plasmarsi”, a prendere la forma che la Serie B impone.

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“Cominciamo a delineare tutti i tasselli, pian piano, specie dopo i nuovi arrivi registrati in settimana, giovani ma di grande avvenire – sostiene il mister, ai microfoni, nel consueto incontro con la stampa della vigilia -. Abbiamo lavorato proprio sui nuovi, che devono assimilare i nostri principi e il modo di stare in campo, alla luce del nostro progetto tecnico, complesso, in continuità con il lavoro dello scorso anno”.

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Inevitabile, quindi, una considerazione sulla difficoltà generata dal lavorare con il peso psicologico delle questioni extra-campo“La nostra bravura dev’essere concentrarsi sul campo, senza distrazioni – risponde il mister, ad una nostra precisa domanda -. Dispiace tantissimo non giocare in casa, ma dovremo fare di necessità virtù e pensare che Lecce sia il nostro campo, per fare la nostra partita e omaggiare chi non potrà venire“. Chi, sicuramente, non ci sarà, il cuore del tifo organizzato che, attraverso un comunicato diffuso nelle scorse ore, ha fatto sapere che non prenderà parte alla trasferta, poiché “la dignità non si sballotta all’ultimo minuto da uno stadio all’altro”, si legge nella nota.

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Felice degli innesti di Stoppa e Krajnc (“giunti in ottima condizione, in quanto reduci dal buon lavoro svolto nelle scorse settimane”, dice), il trainer di Ari preferisce sorvolare l’argomento mercato (che “destabilizza tutti i calciatori”), focalizzandosi unicamente sull’avversario: “La Ternana è squadra esperta, consolidata in B, che ha cambiato poco, perciò dovremo avere la capacità di imporre il nostro gioco come sempre e detenere l’iniziativa – sostiene – anche per migliorare quanto fatto a Cremona, dove è mancata profondità nel gioco offensivo. Dobbiamo avere serenità e consapevolezza di cosa sia questo campionato.

A proposito di reparto avanzato, Vivarini rassicura circa il miglioramento progressivo della condizione di Iemmello, Biasci e Donnarumma (ex di giornata, autore di una tripletta nel test con la Primavera, giovedì LEGGI QUI), mentre per Ambrosino serviranno altre due o tre settimane, seppur recuperato dal punto di vista muscolare.

Logicamente, non ci si può non proiettare già al prossimo impegno in calendario, la gara con lo Spezia (finalmente al “Ceravolo”), mercoledì, dopo il rientro da Lecce, elemento non di poco conto. “Adesso ci sarà già un tour de force, quindi saranno impegnati un po’ tutti i calciatori – sostiene il mister – quindi è un vantaggio per noi poter disporre di una rosa ampia e rimodulabile”.

 

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