Pompetti ai microfoni: “Prestazione da squadra matura”

Tra i migliori della partita, Marco Pompetti. Sempre più inserito negli schemi tattici dello scacchiere giallorosso che, assieme al compagno di reparto Ghion, formano un centrocampo di equilibrio e qualità.

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Il numero 21 giallorosso, ai microfoni della sala stampa del “Nicola Ceravolo” ha analizzato la vittoria, avvenuta in una gara così sentita per il popolo catanzarese, descrivendo lo stato d’animo che ha accompagnato la squadra nei giorni precedenti al derby, e quello immediatamente successivo al triplice fischio.

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“Contento per me, ma soprattutto per la squadra. Non era un periodo facile per noi (in seguito alle tre sconfitte di fila), ma abbiamo sempre saputo che c’eravamo, dentro di noi. Volevamo però dimostrarlo a tutti – racconta -. Abbiamo fatto una prestazione da squadra matura, che voleva a tutti i costi raggiungere il risultato”.

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Grande solidità in mezzo al campo, abbinata alle altrettante doti tecniche mostrate fin dai primi momenti in cui il ragazzo cresciuto nel settore giovanile dell’Inter ha calcato il manto erboso del Ceravolo: “Metto sempre le mie qualità al servizio della squadra. Se ho l’opportunità di calciare in porta (anche dalla distanza) lo faccio, perché so che può essere un’ulteriore soluzione – aggiunge -. L’importante è mettere la squadra davanti a tutto, per tutti noi”.

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Le Aquile tornano alla vittoria dopo le tre sconfitte consecutive rimediate contro Como, Modena e Venezia. Il classe 2000 sottolinea i meriti della formazione giallorossa e, soprattutto, mette in risalto quanto i tre punti ottenuti contro i silani, siano fondamentali per il morale della squadra: “Nostro merito vincere, cosa che non è affatto scontata. Queste partite non sono facili, lo sappiamo tutti. Bisogna vincere, il resto conta poco – ribadisce -. Nella preparazione di ogni gara c’è tanto lavoro e noi abbiamo lavorato intensamente in queste due settimane”.

E quando gli viene domandato quale sia stato il segreto della vittoria, l’ex centrocampista del Sudtirol non ha esitazioni: “Il lavoro e l’applicazione che abbiamo messo nei novanta minuti, da parte di tutti”.

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